-Modena-
Una vera festa è quella che ha visto 350 protagonisti dell’atletica emiliano romagnola, che ieri al Forum Guido Monzani hanno preso parte alla festa organizzata dal Comitato Regionale in collaborazione con la Fratellanza 1874, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune e della Provincia di Modena oltre al sostegno della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e la Mario Neri Spa. Dai dirigenti delle società, ai tecnici, ai giudici fino al folto gruppo di atleti, tutti partecipi di una festa che ha voluto premiare e riconoscere il tanto lavoro fatto quest’anno. Erano presenti anche i vertici della Federazione con il presidente federale Franco Arese, il vice-presidente vicario Alberto Morini, i consiglieri federali Stefano Andreatta e Franco Angellotti ed il ct della squadra azzurra Francesco Uguagliati. Sul palco sono stati premiati ben 150 atleti oltre alle consegne delle Querce al Merito e delle benemerenze al Gruppo Giudici di Gara.
Per la Fratellanza 1874 è arrivato il premio per tutta l’attività giovanile e assoluta svolta, con la partecipazione a tutte le Finali A dei diversi campionati italiani di società. Serafino Ansaloni, presidente della società, ha dovuto trattenere la commozione quando il presidente federale Arese lo ha premiato con la Quercia d’Oro di terzo grado il massimo riconoscimento conferito dal CONI, per ringraziarlo degli oltre 50anni dedicati all’atletica a 360° da atleta, giudice e dirigente. “Persone come Serafino sono il fiore all’occhiello della nostra atletica- le parole di Arese-. Ci sono presidenti che sanno solo criticare l’attività federale. Lui invece è uno di quelli sempre attento a cercare soluzioni intelligenti per risolvere i problemi e se la Fratellanza è ai vertici nazionali è soprattutto grazie ai dirigenti come lui che con passione guidano questa gloriosa società.”
Nella serata sono stati anche premiati diversi atleti della Fratellanza come Riccardo Serra, campione italiano juniores indoor e maglia azzurra, Michele Faragona ed i cadetti Ilyass Messadynie, Francesco Cavazza e Nicolò Schenetti.
