Italiani assoluti, fantastico bronzo per Gavioli. Lukudo trionfa in staffetta, ma senza titolo…

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Una fantastica Costanza Gavioli bronzo nel salto triplo e la ‘solita’ Raphaela Lukudo che mette uno zampino pesante nella staffetta dell’Esercito che però, almeno per ora, non può festeggiare il titolo tricolore. Sono questi gli highlights in salsa modenese dei campionati italiani assoluti Indoor andati in scena nelle giornate di ieri e oggi ad Ancona. Gare in formato ridotto a causa della pandemia da Covid 19, ma non certo meno emozionanti o di livello inferiore come testimoniano i tanti risultati che hanno visto anche portacolori modenesi e della Fratellanza protagonisti.

Gavioli, bronzo e nuovo primato sociale
Nel salto triplo bella gara con le big Ottavia Cestonaro e Darya Derkach al duello per il titolo italiano. Sfida molto aperta per il terzo posto, invece, dove la gialloblù Costanza Gavioli non ha ingranato la marcia nei primi salti. Un nullo, poi 12,48 metri fatto registrare per ben due volte e poi un altro nullo. La gara si è poi aperta ed impennata al quinto salto dove la gialloblù è riuscita a piazzare un 12,92 realizzato anche dalla Lanciano della Atl. Locorotondo. Alle prese con l’ultimo salto, decisivo per la classifica finale, la Gavioli ha trovato la concentrazione giusta per centrare la battuta e i due appoggi successivi che le hanno fatto realizzare l’ottima misura di 13,24 metri migliorando di ben 54 centimetri il suo record personale indoor e stabilendo il nuovo primato sociale della Fratellanza. Un balzo che vale la medaglia di bronzo per la studentessa che divide i suoi allenamenti tra Mantova, Milano e Modena e titolo di terza migliore d’Italia al coperto per l’anno 2021. I presupposti per un’ottima stagione all’aperto ci sono tutti.

Velocità, manca l’acuto
Nella velocità i gialloblù non sono riusciti ad accedere alla finale. Al femminile Laura Fattori in batteria non è riuscita ad esprimersi al meglio in partenza, buona però per lei la parte finale di gara, dove negli ultimi 30 metri è riuscita a distendersi trovando il crono finale di 7”70 per un quattordicesimo posto finale. Al maschile, invece, Freider Fornasari trova il terzo posto in seconda serie con 6”89, mentre quarto nella successiva Andrei Zlatan con 6”90. Per loro decimo e undicesimo posto nella classifica finale.

Sogna il quinto posto prima di subire la squalifica per un’irregolarità su un cambio, invece, la staffetta 4×2 giri maschile formata da Alessandro Ori, Bokar Badji, Alberto Montanari e Michel Petillo. Il quartetto di casa Fratellanza dà vita a un bel duello con la Virtus Emilsider di Bologna nella prima serie, chiudendo alle spalle dei felsinei vincitori in 3’21”06. Una performance, però, purtroppo cancellata dalla sanzione comminata dai giudici di gara.

Le gare del sabato
Nella giornata di sabato ad inaugurare la due giorni per i colori gialloblù era stata Lucia Quaglieri prendendo parte al Pentathlon. La specialista delle Prove Multiple arrivava all’appuntamento dopo un’estate e un inizio d’inverno che avevano dato ottimi segnali, prima di qualche piccolo acciacco maturato però nell’ultimissimo periodo che non le ha permesso di presentarsi al top. 60 ostacoli, salto in alto e salto in lungo hanno visto la Quaglieri difendersi per poi attaccare con il primo posto nella prova del peso grazie ad un lancio a 11,56 metri. Nella gara decisiva, gli 800 metri, è arrivata però una squalifica per invasione di corsia pesante per la classifica poiché consegna zero punti e il conseguente nono posto finale. Nel salto in alto non riesce a ripetere, invece, l’exploit degli italiani Under 23 Nicole Romani. La riminese che veste i colori della Fratellanza supera 1,70 metri al primo tentativo e 1,75 al terzo prima di fermarsi a 1,80 che vale un nono posto finale anche per lei. Manca lo spunto che è nelle sue corde anche a Jacopo Mussi che chiude decimo nell’asta. Un buon ingresso in gara alla misura di 4,60 metri per il gialloblù poi tre errori a 4,80 e la prematura eliminazione.

Lukudo, successo con beffa
Sarebbe l’ennesimo tricolore della carriera, questa volta a livello di squadra, per Raphaela Lukudo che però, almeno per ora, non può festeggiare. La modenese portacolori dell’Esercito, ex Cittadella e Fratellanza, sa sempre esaltarsi nel ruolo di ultima staffettista e anche questa volta non sbaglia vincendo il duello finale con Virginia Troiani del Cus Pro Patria Milano. Il crono realizzato sarebbe anche il nuovo primato italiano che già lo scorso anno era stato migliorato sempre dal quartetto dell’Esercito. Ogni verdetto, però, è al momento cancellato a causa di un clamoroso errore nel piazzamento dei blocchi di partenza.
Lukudo con l’ottima prova aveva riscattato immediatamente la meno brillante gara nei 400 metri individuali dove aveva trovato la qualifica per i turni finali con 53”81. In finale la modenese aveva poi affrontato la gara nelle retrovie per provare ad emergere negli ultimi 100 metri dove, però, non ha trovato la meglio in volata chiudendo sesta in 54”03.

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