Borsari riconfermato Presidente, Guazzaloca nuovo Direttore Sportivo

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Si è tenuta ormai qualche settimana fa in casa Fratellanza la tradizionale assemblea dei soci che ogni quattro anni si riunisce per eleggere e rinnovare il consiglio direttivo della società. Dalle indicazioni emerse con il conteggio dei voti espressi si è delineato il nuovo gruppo dirigenziale che ha deciso di riconfermare Maurizio Borsari nel ruolo di Presidente. Per la Fratellanza, però, è un momento di transizione, crescita e ristrutturazione in tutti i sensi visti anche i lavori in corso per l’ampliamento dell’impianto Indoor.

Ed è proprio in questo contesto che la società ha operato un passo in avanti con la nomina di Alessandro Guazzaloca per il ruolo di Direttore Sportivo. Dall’atletica al volley e ritorno per Guazzaloca che nel ruolo di preparatore atletico si è fatto strada in Italia ed anche fuori dai nostri confini, mietendo grandi successi, prima di dare la propria disponibilità, lui che è anche atleta e primatista italiano nel salto in lungo e triplo delle categorie Master, per ricoprire questo nuovo ruolo.

“L’esperienza maturata in vent’anni di sport e l’emergenza pandemica che ci siamo trovati a dover affrontare mi hanno aperto gli occhi su nuove sfide da accettare e da vivere – ha raccontato Guazzaloca svelando i motivi che l’hanno portato ad intraprendere questo nuovo percorso –. Una è stata quella di scendere in pista come dirigente, vestendo i panni di una figura che ho visto per tanti anni negli sport di squadra, ma che negli sport individuali è meno diffusa. Con la nuova legge dello sport, però, verrà introdotta e per la Fratellanza sarà un modo per iniziare a guardare al futuro con idee che si proiettino in una situazione diversa da quella che abbiamo vissuto finora”.

Il nuovo ds della società geminiana individua poi i motivi che hanno portato a dare il via a questo percorso di cambiamento: “La pandemia ha accelerato un percorso già in atto, andiamo verso uno sport più destrutturato, a cui i giovani dedicheranno meno tempo e anche il mondo del lavoro cambia con lo smart working che non favorisce certo il movimento. Questo periodo ha evidenziato la necessità di attività fisica, di muoversi, di stare all’aria aperta. Siamo riusciti a farlo al campo in tutti questi mesi, al netto di lockdown e zone rosse, e da qui bisogna ripartire senza dimenticare ovviamente l’atletica agonistica, ma questo impianto deve aprirsi anche al territorio e diventare qualcosa di più”.

Con questo nuovo corso la Fratellanza si pone quindi l’obiettivo di amplificare le attività sociali e di inserirsi sempre più nel tessuto cittadino. A tal proposito Guazzaloca svela come cambierà la società: “Avremo tre grandi aree a partire, ovviamente, dall’atletica agonistica che proseguirà e potrà anche trarre vantaggio dall’aumento della partecipazione della città alle attività del campo. Poi c’è l’attività di alta specializzazione, come il centro del mezzofondo nato da qualche tempo, o progetti quali Agon che offrono un servizio di preparazione fisica ad atleti di altri sport che non dispongono di preparatori atletici. Infine l’area che possiamo ribattezzare sport e benessere, con progetti come può essere Run With Us, i centri estivi, i servizi alle scuole e un rapporto con istituzioni, università, medicina generale e dello sport. Quest’ultima partnership è importante per arrivare all’obiettivo di far muovere anche persone con deficit o problematiche fisiche”

La promozione dello sport e della salute al centro, dunque, della nuova Fratellanza: “Si tratta di fare rete sul territorio, andare a combinare le proprie forze con quelle di tutte le altre strutture, dalle associazioni sportive alle istituzioni e quant’altro che operano a Modena, ma anche su un territorio più ampio per creare quel movimento virtuoso che porti la necessità di fare attività fisica al centro di Modena. Credo sia giusto – conclude Guazzaloca – che per la sua collocazione logistica al centro della città, per la sua storia e per la qualità superiore che aumenterà con il completamento dei lavori indoor, il campo di atletica debba diventare centrale nella vita di tutti sia per lo sport agonistico che per i servizi al territorio”.

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