Un viaggio nella storia del Trofeo Cittadella

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In un 2020 in cui, purtroppo, a farla da padrone è il Covid-19 la giornata dell’8 dicembre non farà rima con Trofeo Cittadella. Un evento storico per il territorio modenese non potrà animare quest’anno il Parco Ferrari e allora, per sentirne ancora di più la nostalgia, facciamo un tuffo nella storia della manifestazione grazie a Gianni Ferraguti che da sempre ne è promotore e organizzatore: “Il Trofeo Cittadella è una bellissima storia, nata per scherzo e per interrompere lo stop delle attività sportive di ragazzi e ragazze che allora si fermavano a fine novembre per ripartire a gennaio-febbraio. La Polisportiva decise di organizzare questa campestre nel 1971 quando un altro evento simbolo come la Corrida ancora non esisteva. Nella prima edizione il percorso si snodava intorno alla chiesa della Cittadella e gareggiavano solo i maschi, non c’era nemmeno la cultura del cross che nacque pochi anni dopo con un campionato provinciale Csi che diventò subito molto competitivo.

Dalla seconda edizione, poi, anche le donne hanno iniziato a gareggiare e per una decina di anni o poco più ci siamo spostati nell’ex Piazza d’Armi, l’attuale Novi Sad, quando ancora c’erano le staccionate dell’Ippodromo che non era più utilizzato se non per esercitazioni dell’Accademia. Abbiamo creato un percorso a ferro di cavallo bellissimo ed i numeri dei partecipanti sono aumentati in maniera entusiasmante con addirittura 1081 iscritti in una edizione, il doppio di quello che succede in questi anni. Le gare erano molto seguite e numerose, le categorie erano diverse dalle attuali e si disputava sempre l’8 dicembre, con grossi problemi organizzativi come ad esempio il campo che poteva essere picchettato solo la mattina della gara. Si partiva alle ore 5:30, con me c’erano alcuni ragazzi che giocavano a calcio e mi aiutavano fino alle 14:30 quando tutto finiva e il percorso veniva disallestito.

Interessante era anche il discorso dei premi, ora cerchiamo di dare qualcosa a tutti, ma allora non era possibile. I genitori della Polisportiva, però, andavano in ogni negozio delle vie principali del quartiere portando il volantino e ritornavano nei giorni seguenti per ritirare un premio, se ne raccoglievano anche un centinaio.

Nei primi anni la competizione maggiore era fra Cittadella e il gruppo di Pavullo da dove scendevano con due pullman un centinaio di ragazzi. Dal 1975, poi, coinvolgendo alcune ragazze particolarmente dotate è iniziata anche l’attività di atletica con l’aiuto di Renzo Finelli.

Tornando al Trofeo, dopo Piazza d’Armi si passò anche al Campo Scuola prima che nel 1993 mi dessero le chiavi del Parco Ferrari, allora recintato, permettendo di spostare lì la gara. Il percorso inizialmente era ridotto, ma molto bello e anno dopo anno siamo arrivati alla storia recente.

In questi 48 anni il Trofeo Cittadella non si è disputato solo nel 2002 perché la Fidal cambiò il periodo annuale di tesseramento quindi si sarebbe svolta due volte la medesima gara che assegnava, tra l’altro, il titolo provinciale di cross sia individuale che di cross.

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