Le staffette e la Fratellanza, una storia di successi e record

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Il primo maggio da anni è sinonimo di campionati regionali di staffette. La squadra femminile della Fratellanza in 37 anni consecutivi (dal 1983 al 2019) ha vinto per ben 35 volte il titolo regionale ed in sole due edizioni è arrivata seconda, stabilendo un vero record che dimostra la capacità e l’entusiasmo di atleti e allenatori nel preparare la stagione all’aperto.

Le staffette hanno da sempre caratterizzato il team modenese, solo lo scorso anno sono stati innumerevoli i risultati eclatanti ottenuti. La trasferta ai campionati italiani Promesse vide infatti i gialloblù sul tetto d’Italia per il secondo anno consecutivo, grazie alla staffetta 4×100 maschile che nel 2019 era composta da Obi Kalu, Ansaloni, Zlatan e Fornasari e vinse con l’ottimo crono di 40’’43“. Anche al femminile non mancarono i successi con il vice-titolo femminile Promesse conquistato da Fattori, Germini, Cavalieri e Iori. Anche ai campionati assoluti i modenesi nel 2019 hanno dimostrato velocità e spirito di squadra mancando l’oro nella 4×100 per soli due centesimi al maschile con una squadra eterogenea con in prima frazione l’Allievo Valentini, poi il più esperto Zlatan per Ansaloni e a chiudere Fornasari. Al femminile Fattori, Germini, Giannotti e Iori salirono sul terzo gradino del podio in una gara vinta da atlete di livello mondiale del C.S. Carabinieri.

Andando però a ritroso nel tempo le fondamenta della tradizione delle staffette sono da ricercare circa 35 anni fa, con la storica staffetta di “Milano ’83” con il record italiano Cadetti che ha “tenuto botta” per ben 15 anni, nonostante fosse stato registrato con delle normali scarpe di gomma che a quei tempi erano le uniche consentite per la categoria. Il record fu poi battuto dopo alcuni anni quando i chiodi sotto le scarpe erano già stati ammessi agli Under 16. Quella gara è un ricordo inossidabile e pieno di emozioni per Mario Romano, che oggi come allora era impegnato ad allenare al meglio i suoi velocisti. Nell’83 i quattro velocisti Angelo Lai, Andrea Bonaccini, Nicola Romano (figlio di Mario) e Marco Botti diedero inizio ad un’epoca incredibilmente vittoriosa per le staffette modenesi. Gli staffettisti vennero descritti dalla stampa come quattro frecce bianche, mentre Mario Romano preferiva chiamarli i suoi “moschettieri”. Negli anni successivi la formazione continuò a vincere imperterrita con la sola variazione del secondo frazionista che cambiò in ogni annata. I capisaldi della staffetta furono dunque il figlio di Mario Romano insieme a Lai e Botti, entrambi di Montefiorino. I due velocisti erano soliti, nel caso di gare distribuite su due giorni in giro per la regione, non rincasare e passare la notte in palestra a riposare sul materassone del salto in alto, dimostrando comunque di saper fronteggiare le gare del giorno seguente. “Erano altri tempi” commenta sorridendo Gianni Ferraguti. 
Nella categoria Allievi ad aggiungersi al team fu Martignani nell’84 e Carlo Muzzioli nel 1985, uno degli attuali allenatori del settore salti in estensione che compare anche nelle foto d’archivio. Anche da Allievi i modenesi seppero distinguersi senza lasciare indugi vincendo il titolo e realizzando il record italiano di categoria nel 1984 con 42”85. Da Junior ad affiancare Lai, Nicola e Botti in seconda frazione fu Brandoli. Nei prossimi giorni seguirà un racconto dettagliato di tutte le curiosità dei fatti avvenuti a Milano il pomeriggio del record italiano.

Da quegli anni col passare del tempo le staffette riservarono sempre un posto speciale nel cuore degli affezionati all’atletica modenese. Tutti i presenti e non solo ricordano con un pizzico di emozione la strabiliante vittoria della staffetta Allieve a Rieti nel 2010 con la forza delle pavullesi Laura Squarzina, Chiara Casolari, Sivia Gianaroli unita alla potenza e all’astuzia di Raffaella Lukudo. Una gara a denti stretti dall’inizio alla fine con la Squarzina alla sue prime armi con il campionato italiano in prima frazione, la Casolari, fresca di titolo sui 1500metri, in seconda e Gianaroli in terza che passò al comando passando alla Lukudo il testimone al primo posto. La Lukudo subì una rimonta incredibile della reatina Battaglia che a 200 metri dal traguardo aveva guadagnato una decina di metri sulla nostra “Raffa”. Molti sostenitori della Fratellanza (ai tempi al femminile ancora Cittadella) capirono in quell’occasione che la Lukudo avrebbe regalato in futuro grosse emozioni e conquistato grandi risultati perché nonostante la giovane età non fu golosa, non fu avventata, ma seppe aspettare. Aspettò che la gara arrivasse agli ultimi 80 metri per sferrare l’attacco decisivo e chiudere la sua prova al primo posto facendo alzare in piedi tutto il Raoul Guidobaldi di Rieti e piangere di gioia i tanti genitori/allenatori e compagni di squadra in tribuna.

Questi e molti altri esempi di vittorie hanno caratterizzato la storia dell’atletica modenese che ha sempre trovato nelle staffette un’arma vincente. L’atletica, sport individuale per eccellenza, trova nelle staffette un nuovo spirito e una nuova essenza, solo chi le ha vissute può capire cosa vuol dire assistere in tribuna alle staffette conclusive delle giornate dei CdS nazionali con tifo sfegatato a suon di tamburi, vuvuzela e urla per i propri compagni di squadra impegnati nella 4×100 e nella 4×400. Con la voglia nel cuore di tornare a correre e a tifare vi lasciamo con alcuni video dei successi gialloblù degli ultimi anni.

I video:

2019 – CdS staffette a Reggiolo – 4×100 Ragazze 1e

2018 – CdS staffette a S.Felice – 4×100 Cadette 1e

2017 – CdS Allieve, 1a fase a Reggio E. – Le allieve con 48″77 stabiliscono il nostro nuovo primato sociale di categoria.    

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