Italiani Promesse, quattro podi per i gialloblù in gara

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Foto: Francesca Grana/FIDAL

Si chiude con tre medaglie d’argento ed una di bronzo la rassegna tricolore Promesse per gli atleti della Fratellanza. Nelle due giornate di gare in quel di Firenze la squadra gialloblù si conferma ai vertici pur non trovando il guizzo per conquistare il primo titolo italiano dell’estate.

I podi gialloblù
Sono arrivate proprio nelle fasi conclusive della manifestazione due delle quattro medaglie più pregiate conquistate dalla spedizione modenese in terra toscana. La prima è frutto della grande condizione di Alessandro Ori, lo sprinter carpigiano che si presentava a questo appuntamento come detentore del titolo sui 200 metri. Un anno fa a Grosseto la vittoria in 21”09, oggi il secondo posto in 21”06 alle spalle di un Mattia Donola imprendibile con un notevole 20”91. In precedenza Ori si era qualificato per la finale fermando il cronometro sul 21”23 esattamente come due settimane fa a Parma. Ad impreziosire la due giorni del velocista anche il sesto posto nei 100 piani con un 10”57 in finale che è anche il suo personale escludendo il 10”44 ventoso sempre di un anno fa.

Il secondo argento in chiusura di manifestazione, poi, è dell’ormai ‘solita’ 4×400 femminile che pur priva di Anna Cavalieri, passata quest’anno alla categoria Senior, ha battagliato alla pari della quotata Bracco Atletica che ha avuto la meglio solo in rimonta ed in volata grazie alla campionessa italiana individuale Alessandra Bonora. Irene Pini e Alessia Baldini tengono testa alle milanesi facendo il vuoto alle proprie spalle, Lisa Martignani regala qualche metro di vantaggio ad Alessandra Morandi che prova con tutte le forze a contenere la strapotenza della Bonora che chiude per la propria squadra in 3’44”64 contro il 3’44”89 delle modenesi.

Per concludere la carrellata dei secondi posti, inoltre, avvicina anche quest’anno il successo, ma deve accontentarsi di un argento Alberto Montanari nei 400 ostacoli. Per il ravennate di casa Fratellanza un facile 52”26 in batteria ieri per guadagnarsi l’accesso ad una finale corsa su ritmi decisamente differenti. A conquistare il successo Michele Bertoldo dell’Atletica Vicentina con 51”42 davanti proprio al gialloblù sconfitto in volata con 51”48

Medaglia di bronzo per Lucy Omovbe che si conferma ad altissimi livelli nel getto del peso in una gara in crescendo che l’ha vista sfondare al quinto tentativo il muro dei 13 metri dopo averlo sfiorato nel lancio precedente. Per lei 13,31 la misura che le vale il terzo posto con buon margine sulle inseguitrici, ma a quasi un metro dall’argento.

Piazzamenti e finali di spessore
Ai piedi del podio, invece, ha concluso la propria gara Emanuela Casadei che nel lancio del giavellotto non è riuscita a confermare l’ottima prova di poche settimane fa in Slovenia dove era arrivata al nuovo primato personale. La lanciatrice romagnola è rimasta ad un passo dai 50 metri, più precisamente 49,61, ma per il podio sarebbe servito andare a 55 dove si sono issate Federica Botter, Margherita Randazzo e Carolina Visca. Buon piazzamento anche per Nicole Romani che non trova il guizzo nell’alto per migliorarsi in stagione e chiude quinta a 1,74 metri, senza riuscire a valicare 1,77, in una gara comunque combattuta dove il successo è arrivato a 1,80 metri.
Si conferma con ottime possibilità sugli 800 raggiungendo la finale, invece, Irene Pini che chiude quarta la batteria numero tre in 2’13”44 abbassando ancora di mezzo secondo circa il personale e realizzando il settimo posto che si convertirà anche in un settimo posto in finale con 2’14”87. Stesso risultato per Lisa Martignani nei 400 ostacoli che in batteria ferma il cronometro sul tempo di 1’01”51 per il secondo posto che vale anche il miglior tempo di ripescaggio. La gialloblù riesce poi anche a migliorarsi chiudendo in 1’01”17 la finale a quattro centesimi dal sesto posto.

Sfortunato Menghi
Si presentava a questo appuntamento con un punto interrogativo a causa di un infortunio che ne ha condizionato le ultime settimane lo specialista delle prove multiple Yoro Menghi. Alla fine dei conti proprio l’impossibilità di affrontare due delle tre prove finali, asta e 1500 metri, ha pregiudicato un possibile podio per il romagnolo della Fratellanza che ha chiuso nono con 5125 punti maturati in sole otto delle dieci gare in programma. Senza l’infortunio e stando a misure e tempi nelle sue corde Menghi avrebbe avuto ottime possibilità di strappare il terzo posto a Davide Lorusso che ha realizzato 6262 ponti, ma avrebbe potuto anche insidiare Lorenzo Candiotto secondo con 6485.

Le altre gare
Sempre in tema di ostacoli, ma nei 110 maschili sarebbe servito un altro passo avanti importante per Nicholas Laudati per centrare la finale. Il portacolori della Fratellanza si è piazzato terzo in batteria con il tempo di 15”01 che gli è valso anche il tredicesimo posto finale. Tra le staffettiste gialloblù ad essersi misurate nella gara individuale sono state Alessia Baldini e Alessandra Morandi. Per la prima è arrivato un miglioramento del personale abbassato di un decimo, a 55”81, e per la seconda un 56”09 che valgono rispettivamente l’undicesima e tredicesima posizione finale. Infine i 3000 siepi dove Francesca Badiali è autrice di un’ottima prova riavvicinando il proprio personale e migliorando lo stagionale con 11’27”31 per un settimo posto finale. Al maschile Gian Marco Ronchetti è invece nono in 9’38”71.

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