Italiani indoor junior e promesse: Iori sul tetto d’Italia. Argento Germini, bronzo Zlatan nei 60 metri di Ancona

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-Ancona-

Se Modena è sempre stata patria di mezzofondisti e saltatori, con atleti da tutta Italia che si sono fatti allenare a Modena la prof Gigliotti e Renzo Finelli, nonché da Giuliano Corradi nel salto in alto, da oggi si intravede un orizzonte di velocisti che faranno parlare per molto tempo della Fratellanza 1874.

Merito di un gruppo misto di modenesi e reggiani che da due stagioni sportive condividono risultati e successi in giallo-blu.

Iori e Germini: doppietta nei 60 promesse. La celebrazione più bella di questo connubio si è vista nei 60 metri promesse con il titolo italiano vinto da Eleonora Iori, seguita dall’argento di Leonice Germini.

Le due favorite della vigilia hanno retto la tensione che nasce in chi si presenta da grande protagonista e non vuole fallire l’obiettivo.

Dopo aver passato il turno delle batterie  in 7.63 (Germini) ed un più controllato 7.75(Iori), le due si sono ritrovate in semifinale dove hanno passato il turno correndo in 7.58 (miglior tempo di giornata della Iori) e 7.66 Germini.

Poi è arrivata la finale con l’atteso duello ed il desiderio di vederle salire sui più alti gradini del podio. Eleonora Iori non è partita benissimo, mangiata dalla tensione che poi ha liberato correndo con forza e determinazione per recuperare i due metri persi in partenza. La Germini invece si è da subito piombata in testa al rettilineo del Palaindoor di Ancona. La fase lanciata della Iori però è da manuale e così la modenese si è laureata campionessa italiana promesso con il tempo di 7.62 precedendo la Germini che ha conquistato l’argento correndo in 7.67.

Grande gioia per i colori giallo blu e per i rispettivi tecnici Mario Romano e Giampaolo Cellario,

Iori: è un sogno che si realizza.  “Ho realizzato un grande sogno che ancora fatico a credere– ha detto la neo campionessa italiana, al suo primo titolo in carriera- perché era da tempo che desideravo e rincorrevo questa medaglia d’oro. La cosa più bella è che non pensavo di correre così forte queste indoor quindi la sorpresa è stata doppia”.

Ero venuta qui per salire sul podio – ha dichiarato la Germini- e speravo di correre il personale per dimostrare di essere in crescita. C’è un pizzico di rammarico perché vedersi sfuggire l’oro a dieci metri dal traguardo è sempre poco piacevole, ma Eleonora oggi è stata bravissima”.

Zlatan bronzo nei 60, ma è giallo per le false partenze. Non è stata una bella finale nei 60 metri promesse. Sembrava tutto perfetto al primo start, quando sia Freider Fornasari che Alexandru Zlatan erano usciti dai blocchi in maniera eccellente, già lanciati verso una ottima prestazione cronometrica. Dopo 40 metri i giudici chiamano la falsa partenza di Fornasari (davvero dubbia) e quindi il modenese esce dalla scena con grande rammarico e delusione. Tornati sui blocchi ancora bella partenza di Zlatan ma c’è un movimento di un avversario che invita i giudici a chiamare la falsa partenza. Così per la terza volta gli atleti sono tornati sui blocchi e questa volta il reggiano è partito male, compromettendo la gara e terminando al quarto posto con il tempo di 6.74.

Peccato anche per Matteo Ansaloni che in semifinale aveva corso in 6.95 risultando il primo dei non ammessi alla finale.  Ancora velocità perché in finale tra gli juniores è entrato Jeremy Caiumi che ha corso il personale in semifinale in 6.95 che gli è valso l’ultimo tempo di accesso concludendo poi al settimo posto (6.99).

Cozza e Purboo perdono il podio. Ci si poteva aspettare una medaglia da Cesare Cozza nei 5.000 metri di marcia e soprattutto da Kevin Purboo nel salto in alto promesse dove il modenese in stagione era salito a 2,15, seconda misura in Italia. Ma ai campionati italiani serve convinzione e determinazione per salire sul podio ed ai due ragazzi è mancato qualcosa in questa giornata. Cozza ha perso il treno per il podio lungo i 5.000 metri concludendo al quinto posto con il tempo di  20:52.14 a ventiquattro secondi dal podio. Settimo posto invece per Kevin Purboo nel salto in alto che dopo aver valicato 2,02 si è fermato con tre errori a 2,05 frutto di qualche indecisione tecnica che unita alle attese di un campionato italiano ha creato questo risultato.

Altri risultati. Nella prima giornata hanno corso i 15000 metri juniores  Margot Basile  e Chiara Tognin. Margot nella serie forte ha concluso all’ottavo posto con il tempo finale di 4:53.86 mentre Chiara ha tirato la prima parte di gara, calando poi nel finale terminando in 5:00.92. Nono Omar Stefani nei 1500 promesse, dove per due terzi di gara ha provato a rimanere attaccato alle posizioni da podio (4:01.99) mentre personale eguagliato per Alessia Conciliano che ha corso  la semifinale dei 60 metri in 7.80. Infine Bianca Mantovani ha saltato 5,25 nel salto in lungo mentre Paolo Solieri ha valicato la misura di 4,25 nel salto in alto.

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