Francesca Bertoni: l’emozione della prima nazionale. Quinta a Parigi al Decanation

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-Parigi-

Torino 24/07/2015 Stadio Primo Nebiolo,Campionati Italiani individuale Assoluti su Pista - Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Quante emozioni in poco più di dieci minuti di gara deve aver vissuto oggi Francesca Bertoni, che a Parigi ha scritto una pagina della storia della Fratellanza 1874 al femminile.

Francesca infatti è la prima donna di questa nuova società a vestire la maglia azzurra nella squadra assoluta.

La gara. Che di filo da torcere ce ne fosse tanto, Francesca lo sapeva sin dalla convocazione. Scontrarsi infatti con le campionesse di Francia, Cina, Stati Uniti, Giappone, Russia e Ucraina non era di sicuro semplice. La Bertoni si era presentata a questo appuntamento forte della crescita avuta quest’anno, e con una ottima preparazione conclusa in altura al Sestriere sotto la guida di Gigliotti.

Purtroppo il ritmo proibitivo imposto dalle leader della gara, ha costretto la Bertoni a staccarsi dal quartetto di testa. Vittoria della russa Natalya Aristarkhova 9’40”69, davati all’ucraina Mariia Shatalova (9’44”47), terza invece l’americana Ashley Higginson (9’45”63). Quinta Francesca Bertoni con il tempo di 10’37”81, lontano venti secondi dal primato personale e da quanto la modenese può valere in questo momento. Battuta la francese Maeva Danois che ha concluso col tempo di 10’48”62.

Le parole del prof. Gigliotti. “Ha pagato l’emozione della prima nazionale”. Nella chiamata in nazionale di Francesca, c’è lo zampino di Luciano Gigliotti che in questa stagione ha allenato la Bertoni al campo di Modena dove lei si è trasferita per allenarsi al meglio. “Con Francesca abbiamo lavorato benissimo, ed anche il secondo raduno al Sestriere era andato bene. Solo negli ultimi giorni aveva avuto una piccola febbre forse anche sintono dello stress. Non è mai facile affrontare una prima maglia azzurra e sono sicuro che Francesca oggi vale vicino ai dieci minuti in questa gara. Spero lo dimostri presto.”

Rubbiani: tre errori per Marco Boni. L’altro modenese a Parigi era Matteo Rubbiani in qualità di allenatore di Marco Boni, atleta veneto che da due anni si allena al campo di Modena sotto la guida di Rubbiani. Sfortunato l’ingresso in gara di Boni alla misura di 5,05 , dove l’aviere dell’Aeronutica Militare ha commesso tre errori che lo hanno costretto a non proseguire la gara. In pedana anche l’idolo di casa Lavillenie arrivato secondo.

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