Eugenio Bertoni, master della Fratellanza 1874, ha conquistato il 51° posto alla Maratona di Budapest, il primo italiano a tagliare il traguardo. Per lui anche il record personale di 2:54.46
-Budapest-
E’ bello immaginare di poter correre ovunque, dai boschi più incontaminati alle più belle città del mondo, soli con se stessi o assieme a migliaia di persone provenienti da tanti paesi diversi. Il tutto con un unico intento: fare attività sportiva. E’ questo il pensiero di tanti runners della domenica, che si ritrovano in strada per correre, o di quelli che hanno la folle idea di correre una maratona e per mesi decidono di fare rinunce, di fare fatica e dedicare tanto tempo alla corsa per portare a termine quei 42,195 km. Eugenio Bertoni, master della Fratellanza 1874, è uno di quelli. Non è un top-runners, come tanti cavalli di razza della rinomata scuderia di Renzo Finelli, ma è uno di quegli appassionati che decidono di preparare una maratona con cura e si affidano al coach modenese per essere indicati e seguiti. Eugenio, dopo 3 mesi di preparazione (e 10 anni di corsa alle spalle) si è presentato domenica al via della 27a Maratona di Budapest con l’intento di scendere sotto le 3 ore. Il suo passaggio a metà gara in 1:27.01 lo proiettava ben al di sotto delle aspettative. Nella seconda parte di gara il modenese è riuscito a mantenere il ritmo costante terminando in 2:54.46 nuovo primato personale. Per lui un ottimo 51° posto nella classifica generale ed il piacere di essere il primo italiano a tagliare il traguardo.
Eugenio, come tutti i maratoneti, ha da insegnare qualcosa a partire dalla fatica e dallo spirito di sacrificio che comporta la preparazione di una gara così delicata. Il superare le difficoltà durante il percorso (anche per Eugenio un fastidio al piede lo aveva rallentato a fine agosto), la voglia di arrivare ad un obiettivo e di credere in se stessi. E’ un insegnamento per i giovani ed anche per la vita di tutti i giorni. Ed a poche ore dalla partenza della Maratona d’Italia un in bocca al lupo a tutti gli amici maratoneti.
