Colombini, Celeghini, Iori, 4×100 promesse sul tetto d’Italia ai Campionati Italiani Junior-Promesse

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Che la Fratellanza avesse un buon vivaio di atleti junior/under23 era saltato agli occhi anche nella prima parte di stagione, mancava però la conferma ufficiale, che è arrivata nel migliore dei modi, con ben tre titoli italiani conquistati nelle prime due giornate dei tricolori di categoria.

Iori, una saetta. La gara di Eleonora Iori era una delle prime in programma, la giovane velocista, al primo anno della categoria promesse è salita sui blocchi dei 100 metri promesse vincendo la propria batteria in 11”72, realizzando anche il miglior crono di qualificazione. <<Sapevo di essere in forma, ma non mi aspettavo di vincere>>, queste le parole di Eleonora ai microfoni della Fidal, che confermano come la gioia e l’emozione provate alla vittoria di un titolo italiano al primo anno di categoria non abbiano paragoni. La Iori infatti in finale ha nettamente sbaragliato la concorrenza vincendo la gara in 11”64, realizzando uno dei suoi migliori tempi di sempre, lasciando la seconda classificata, Alessia Niotta a 11”92. La velocista modenese, allenata da Mario Romano, è la promessa più veloce d’Italia, e attende con trepidazione la conferma della convocazione da parte della Fidal per i Giochi del Mediterraneo Under23 del prossimo weekend dove potrebbe tornare a vestire l’azzurro. Nella stessa gara undicesima piazza per Laura fattori in 12”21 e dodicesima Leonice Germini in 12”23.

Simone Colombini, un titolo tanto atteso. Erano alcuni anni che il siepista di radici pavullesi, allenato da Mauro Bazzani, attendeva di indossare la maglietta di campione italiano promesse sui 3000 metri siepi, e quest’anno ci è riuscito. La gara è stata caratterizzata da un ultimo giro in progressione, che ha visto Simone Colombini guadagnare qualche metro sugli avversari:<<Prima di partire io e il mio allenatore sapevamo che la gestione migliore della gara sarebbe stata quella di una partenza su ritmi tranquilli per terminare con una bella progressione finale, sono davvero contento, ho aspettato tanto questo titolo!>>

Lucilla Celeghini, che stagione. Una lanciatrice capace di migliorarsi in maniera così costante e rilevante non si era mai vista in casa Fratellanza. Lucilla Celeghini, seguita al campo scuola da Marco Mozzi, ha realizzato il venerdì un 54,16 metri nella gara di lancio del martello junior, che le è valso il miglior lancio nelle fasi di qualifica alla finale. Il sabato, scesa  in pedana per la fase finale, la Celeghini ha scagliato l’attrezzo a 54,93 metri al primo turno, mettendo fin da subito il suo nome in cima alla classifica ufficiosa, diventata poi ufficiale al termine della gara, che la ha vista trionfare con oltre un metro e mezzo di vantaggio sulla seconda classificata. Nella gara promesse settima piazza per Anita Bonetti con 47”77.

 

Staffetta 4×100 maschili e femminili velocissime. I quattro moschettieri giallo-blu della 4×100 promesse sapevano di poter far grandi cose: la partenza sui blocchi è stata affidata a Matteo Ansaloni, che ha passato il testimone a Andrei Zlatan, poi Mark Obi Kalu per vedere sfrecciare sul rettilineo finale Freider Fornasari, 41”05 il crono, d’oro la medaglia al collo. Nella gara femminile la corsia assegnata alla Fratellanza non era sicuramente una delle migliori: a Laura Fattori, la prima delle 4 frazioniste giallo-blu è infatti toccato salire sui blocchi posizionati in prima corsia, le frazioni seguenti, corse da Leonice Germini e Lucia Quaglieri hanno passato il testimone ad Eleonora Iori, l’ultima frazionista, nelle prime posizioni, la neo-campionessa italiana ha combattuto fino al traguardo per raggiungere Alessia Pavese, che ha portato alla vittoria la compagine bresciana. La formazione giallo-blu ha chiuso il giro di pista con il buon crono di 46”66 e con al collo la medaglia d’argento. Per quanto riguarda la gara junior sono state due le serie di staffette organizzate, la formazione della Fratellanza è partita nella seconda serie. La formazione composta da Alessia Aleotti, Anna Cavalieri, Bianca Mantovani e Alessia Conciliano è riuscita a salire sul podio grazie al crono di 48”43, riuscendo a scalzare le reatine, vincitrici della prima batteria in 48”51.

Bronzo per Zlatan. La velocità di Andrei Zlatan lo ha portato a mettere al collo la medaglia di bronzo nei 100 metri promesse con il crono di 10”46, lui che con 10”49aveva realizzato anche il terzo tempo di qualificazione in batteria. Buona anche la performance di Freider Fornasari in batteria, dove ha siglato 10”61, che lo ha portato ad accedere alla finale dove ha corso in 10”70 guadagnando la settima piazza.

Le altre gare. Nel salto in alto promesse gara perfetta per Sara Modena, che fino alla misura di 1,74 metri non ha commesso un solo errore. Le difficoltà sono poi arrivate a 1,76, dove l’asticella è caduta al primo tentativo. La Modena, allenata da Giuliano Corradi, visto l’andamento di gara delle avversarie ha così optato per alzare l’asticella a 1,78 per i due salti rimanenti, tentando però senza successo il superamento. La classifica finale la ha dunque vista al quarto posto, fuori dal podio per un soffio. I 5000 metri promesse hanno visto Alessandro Giacobazzi prendere il comando nella prima metà della gara, alternandosi in alcuni tratti con altri atleti, al suono della campana il cambio di ritmo è stato deciso e il giovane pavullese non è riuscito a tenere il contatto con i due atleti in testa, riuscendo però a difendere con le unghie e con i denti il quarto posto. Gli 800 metri promesse hanno visto Lorenzo Lamazzi conquistare la finale nelle batterie di venerdì con il terzo miglior tempo: la finale di sabato lo ha visto rimanere in fondo al gruppo durante il primo giro, con un passaggio ai 400 metri intorno ai 57”. La volata ha visto Lamazzi provare a lottare per il terzo posto, che però non è stato raggiunto. Lamazzi ha fermato il crono a 1’52”79 con il quinto tempo. Quinta piazza anche per Francesco Lama nel salto con l’asta, il portacolori dell’Aeronautica, ex casa-Fratellanza ha valicato 4,80 metri all’ultimo tentativo nella gara vinta dal coetaneo piemontese Matteo Capello con 5,25 metri. I 10000 metri di marcia non potevano non vedere sulla linea di partenza Cesare Cozza, protagonista di un periodo non proprio al top della forma ha comunque chiuso i 25 giri in 45’56”55 confermandosi il sesto marciatore del panorama italiano. Giornata no per il velocista Jeremy Caiumi chenon ha trovato la qualifica alle finali correndo in 11”18 le batterie. Diciottesima piazza per Alice Sgarbi nei 5000 metri, chiusi in 19’04”01.

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