Dai Campionati Italiani indoor riservati a juniores e promesse arrivano i primi risultati dopo la bella giornata di oggi che ha visto il Banca Marche Palas di Ancona assegnare i primi titoli. Gli atleti della Fratellanza 1874 non sono rimasti a guardare: ecco i risultati.
Casolari: argento nei 1500. Una medaglia d’argento. Cosa aspettarsi di meglio da una ragazza che ad ottobre è rientrata dopo piccolo stop, e che per la prima volta affrontava la stagione indoor. Questo il successo di Chiara Casolari, che ha ottenuto la medaglia d’argento nei 1500, il metallo più prezioso da raggiungere. Si perché l’oro era già assegnata ad una marziana, all’anagrafe Federica Del Buono, una grande talento dell’atletica di oggi, in grado di riscrivere questo pomeriggio la miglior prestazione italiana under 23 correndo in 4:08.87. Tornando a Chiara lei ha fatto la sua gara, svegliando il ritmo quando le avversarie sonnecchiavano in una gara tattica.
Il premio è stato nel rettilineo finale, quando la pavullese ha reagito concludendo in 4:39.22, tallonata da Pignolotti (4:39.31) e Castelli (4:39.91).
Tamassia: quarto nei 1500. Riccardo Tamassia e le sue volate. Quelle falcate finali che nelle indoor lasciano poco margine d’errore. E la volata è stata quella che ha tenuto Riccardo ad un secondo dal bronzo ieri in un 1500 senza rammarico dato che l’allievo di Renzo Finelli ha corso in un buon 3:50.59. Riccardo invece è deluso, perché una medaglia la desiderava.
400: in finale Lukudo e Calvano. Belle dimostrazioni di efficacia per i due quattrocentisti Raphaela Lukudo(Esercito) e Luca Calvano (Fratellanza) che hanno approdato alle finali di domani.
Per Raphaela una pura formalità la batteria vinta in 57.3, con un finale di gara risparmiando il massimo delle energie per domani (14:10). Bell’exploit invece di Luca Calvano, che ha ottenuto il 5° tempo correndo in 50.33, ultimo tempo ripescato per la finale di domani (14:05) Nella sua batteria Luca si è confrontato con Simone Serafini (Rcf Roma Sud) che ha fatto registrare il miglior crono con 49.76.
Pettenati: 6.90 di buon auspicio. Simone Pettenati, da Carpi, aveva battezzato queste indoor come un test fisico. Troppo presto per pensare di volare forti, dopo la microfrattura che l’ha rivisto con le scarpe ai piedi solo a inizio novembre. Con coach Cometti, Simone si presentava a questi italiani con il 6.94 corso a Modena, e tanta voglia di testare le sue gambe. Eccellente la batteria corsa in 6.90 (stagionale), anche se in finale il 6.97 è valso un settimo posto (per il bronzo serviva 6.83). Testa e cuore ora sulla stagione all’aperto.
Lamazzi: e se fosse stato in seconda serie? Bellissima gara del pavullese Lorenzo Lamazzi, l’unico dei 6 moschettieri del bronzo europeo di Guadalajara (la Coppa Europa dove la Fratellanza ha ottenuto il terzo posto con la squadra juniores) in gara a questi indoor. Lorenzo ha vinto la prima batteria dei 1500 junior, correndo in 4.00.35 e finendo con un bellissimo 300 metri finale. Peccato che nella seconda serie erano in gara gli atleti più forti, accreditati con un personale migliore a quello di Lamazzi. A parte la vittoria andata nettamente a Crippa (con 3:51.43), Lamazzi avrebbe potuto scendere sotto il muro dei 4 minuti e dire la sua anche in seconda seire, anche se il 7° posto ottenuto è comunque un bel risultato.
Rammarico Forghieri: out sul più bello. Paola Forghieri torna a casa con un grande rammarico, quel di non aver espresso tutto il suo valore. Dopo una bella batteria corsa in 7.81, l’allieva di Leonardo Righi era pronta ad accendere le sue falcate nella semifinale. Partita davvero bene dopo lo sparo, Paola dopo 15 metri ha messo male un appoggio, portando le due ginocchia a contatto e perdendo equilibrio. Pur rimanendo in piedi la velocista modenese ha corso in 7.90, purtroppo esclusa da una finale che l’avrebbe sicuramente meritata.
Cesari e Menegazzo: i loro 60 metri. Mattia Cesari ha invece corso la batteria in 7.04, purtroppo fuori dalla finale. Partito benissimo allo sparo, il velocista di San Giovanni in Persiceto si è irrigidito tra i 30 e 40 metri, non riuscendo ad aprire la falcata per ripetersi in zona personale (6.94). Solo infatti una gara perfetta corsa al di sotto per personale lo avrebbe lanciato in finale. È un Cesari soddisfatto quello che torna a Modena, dove la testa è già ai 100 metri di questa primavera.
Nella gara junior invece 23° posto per Lorenzo Menegazzo, purtroppo fuori condizione. Più di testa che di gambe, ed in una gara come i 60 metri la testa deve essere libera per poter centrare una partenza perfetta. Così non è stato purtroppo ed il tempo di 7.23 non può soddisfare Menegazzo. Un motivo in più per mettersi a lavorare in vista dei 100 metri all’aperto.
Purboo: 1.94 nell’alto. Nel salto in alto, prima gara importante per il giovane Kelvin Purboo, allievo di Giuliano Corradi che dallo scorso settembre frequenta il campo di atletica. Sceso in gara alle nove di mattina, Kelvin ha eguagliato il personale nel salto in alto saltando 1.94 al primo tentativo, per poi fallire i salti a 1.97. Peccato perché nelle capacità di Kelvin c’è il superamento dei 2 metri, misura che oggi avrebbe potuto regalargli una medaglia.
Asta: Abakah a 4.10. Nel salto con l’asta miglior gara stagionale per Terry Abakah, che in occasione di questi italiani ha messo in pedana la determinazione giusta per superare 4.10. Tanto il lavoro per coach Rubbiani in vista della prossima estate, per rivedere Terry superare 4.30 (suo primato) e poterlo apprezzare in azione a 4.50.
Le foto di Cesari e Lukudo sono di Giancarlo Colombo/FIDAL.