Giada Serafini e Laura Bertoni, un’avventura chiamata New York

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La Fratellanza femminile ha ampliato i suoi orizzonti trovando due portacolori capaci di portare un po’ di gialloblù nella regina delle specialità dell’atletica leggera: La Maratona. 

A compiere l’impresa sono state le due pavullesi Giada Serafini e Laura Bertoni con l’aiuto dei tecnici Mauro Bazzani e Renzo Finelli. L’esordio è stato col botto nella maratona più famosa del pianeta: la TCS New York City Marathon 2109 con ben 53.000 iscritti da tutte le parti del mondo. Nonostante le due giovani fondiste fossero alle prime armi coi 42,195 chilometri si sono ben piazzate nella classifica generale. A dominare tra le modenesi in gara Giada Serafini, che nell’occasione del suo 30esimo compleanno ha tagliato il traguardo in 3h15’50”, classificandosi 3421esima nella classifica generale, 403esima donna e settima italiana. 

Laura Bertoni, invece, ha completato il percorso in 3h24’26” trovando la 4815esima piazza nella lista generale e la 738esima posizione nella classifica femminile, dodicesima italiana e seconda tra le modenesi in gara proprio alle spalle della compagna.

Le due pavullesi hanno corso la gara separate fin da pochi metri dopo la partenza dal ponte di Verrazzano. La Serafini ha subito preso il largo trovando un ritmo di gara intorno ai 4,30 minuti al chilometro, mentre la Bertoni ha deciso di mantenere la calma viste le esperienze di partenze veloci che le avevano riservato sorprese non del tutto gradite nel finale delle gare di preparazione.

Domenica 3 novembre i primi 30 chilometri sono stati affrontati facilmente dalle due atlete anche grazie all’aiuto del caloroso tifo e delle centinaia di band musicali che hanno animato le strade dei distretti percorsi. L’ultima parte della maratona è invece stata più complicata per le due compagne di allenamento, che si sono concentrate sulla preparazione di questa gara da metà agosto fino a fine ottobre.

Il grande ostacolo per entrambe si è presentato al 38esimo chilometro dove il tracciato porta i Runners ad affrontare la 5th Avenue al lato di Central Park West. La salita, lunga più di un miglio, ha messo a dura prova le due maratonete pavullesi. La Serafini ha riscontrato crampi dovuti forse anche al fatto che al primo chilometro, sul ponte di Verrazzano, un gel di integratori le era caduto dalle mani andando così a scombinare i suoi rifornimenti di energia in tutto il corso della gara. La Bertoni invece ha avuto un calo fisiologico dovuto all’incombere della fatica muscolare. Entrambe, però, hanno saputo trovare il giusto spunto per ultimare la gara in progressione sempre spinte dal grande tifo di tutti i Newyorkesi e anche dei compaesani giunti nella Grande Mela per tifarle all’ingresso nell’ultimo rettilineo a Central Park. 

“Il tifo ci ha aiutate a compiere l’impresa, aiutandoci a spingere anche quando la fatica ha presentato il conto” hanno raccontato al termine dell’esperienza entrambe. “Mi sono goduta ogni miglio di questa maratona, al punto che la voglia di farne un’altra forse c’è già – aggiunge la Serafini -. Inoltre sapere che grazie all’applicazione anche da casa i nostri tifosi potevano seguire la nostra gara mi ha motivato molto”. “Grazie al tifo ininterrotto del pubblico sono arrivata a metà gara senza accorgermene. La maratona di New York é una gara che ogni amante della corsa dovrebbe fare una volta nella vita” conclude, invece, la Bertoni. 

Le due pavullesi ultimate le fatiche hanno poi deciso di dedicare qualche giorno al turismo per poi tornare con l’aereo in Italia nel fine settimana. 

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