Fratellanza accarezza la storia. Quarto posto nella Finale “Oro” dei Campionati Italiani di Società

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Nella seconda giornata della Finale “Oro” dei Campionati Italiani di Società, la Fratellanza 1874 resta appesa al sogno del terzo posto sino all’ultima gara.

Riccardo Serra e Kirwa Solomon Yego si tingono d’oro nella seconda giornata della finale scudetto ai Campionati Italiani di Società. Per Riccardo vittoria con record personale nel salto in lungo (7.55), per Yego la volata vincente sui 5000(14:14:54). Primati invece per Elamjad Khalifi nei 400 ostacoli e Giacomo Drusiani nel peso.

-Modena-

Il sogno della Fratellanza 1874 di salire sul podio d’Italia ai Campionati Italiani di Società sfuma all’ultima gara, in una due giorni dove gli atleti modenesi hanno veramente dato il massimo per la compagine di casa.

Ecco il racconto della seconda giornata.
Tocca come sempre ai martellisti la levataccia del mattino, i primi a raggiungere il campo con l’inizio della gara previsto alle 9 del mattino; in pedana per la Fratellanza c’è Pierre Luigi Zaccarelli. I tre lanci di qualifica lo portano ad essere il primo escluso dalla finale con la miglior misura di 50.89 non sufficiente per accedere ai successivi tre lanci. Peccato perché l’impressione data dall’allievo di Alessandro Casarini, era quella di poter lanciare vicino al primato di 53.66 misura che lo avrebbe promosso in finale.

La pedana del salto in lungo ha regalato la vittoria più importante della giornata grazie a RiccardoSerra. I primi due salti del modenese sono entrambi lunghi, ma nulli millimetrici. Nella tensione di fallire l’ultimo salto di qualifica, Riccardo trova il guizzo per atterrare a 7.27 e portarsi in testa alla gara. La risposta arriva da Umberto Posenato dell’Atletica Vicentina che atterrato a 7.37 prende la leadership. Riccardo torna in pedana e fa 7.25 ma è al 5° salto che ritorna in testa con la misura di 7.39. La gioia però esplode all’ultimo salto quando il tabellone luminoso mostra Riccardo Serra: 7.55. E’ il primato personale, nona prestazione italiana dell’anno e miglior prestazione dell’anno under 23. “Stamattina alle 6:30 ero già in piedi a fare stretching– le parole di Riccardo- avevo voglia di fare bene davanti agli amici e nell’impianto in cui mi alleno sempre. I primi due salti nulli non mi hanno spaventato, ma poi tutto è iniziato a girare bene e l’ultimo salto ho deciso di correre come un trenoLe sensazioni delle ultime gare erano state ottime e saltare qui a Modena con questa atmosfera era una occasione troppo bella da farsi sfuggire ”.

La prima corsa della giornata sono i 400ostacoli dove nella prima serie ha corso Elamjad Khalifi. Le 10 barriere vengono affrontate bene dall’atleta della Fratellanza che si presenta sul rettilineo finale in testa e quando il petto supera la linea d’arrivo il crono gli regala il primato personale di 54.21 (precedente 54.61). Nella seconda serie, quella dei più forti, solo in due riescono a fare meglio e così Khalifi si aggiudica il bronzo e punti preziosi per il club.

Il salto in alto mette in pedana Gianmarco Tamberi, olimpico a Londra e campione italiano con 2.31, e Filippo Campioli. L’atleta di Bastiglia, che sulle gambe ha la gara del salto triplo di sabato, supera 2.10 al secondo tentativo e 2.15 al primo con l’asticella che trema senza cadere. Si sale a 2.18 e restano in tre: Tamberi, Carollo e Campioli. I primi due lo superano al secondo tentativo (con la vittoria che andrà a Tamberi con 2.25), mentre Filippo tocca l’asticella per tre volte e chiude la gara al terzo posto. Gli occhi vanno sul mezzofondo con gli 800 e la voglia di mettersi in mostra di Yassine El Houdni, già 6° ieri nei 1500. Il reggiano parte in testa e conduce la gara sino agli ultimi 300 metri dove si accende la volata finale. Il gruppetto si allunga e sul rettilineo finale Yassine ottiene il 5° posto con il tempo di 1:52.97.

La seconda vittoria targata Fratellanza in questi campionati italiani è di Kirwa Solomon Yego, un solare ragazzo keniano. Non si poteva chiedere di meglio allo specialista di mezze maratone che appena sette giorni fa aveva perso la volata alla Run Tune Up, mezza maratona di Bologna. Oggi invece il rettilineo del traguardo, lo ha lanciato alla vittoria finale, con il tempo di 14:14.54. “Sono felice – le parole di Kirwa- perché oggi ci tenevo a vincere, il tempo non contava. La Fratellanza ha creduto in me anche se non ero conosciuto, ed io la volevo ripagare con questo successo. Sarò in Italia fino a dicembre ed ho in programma diverse mezze maratone dove spero di migliorare il mio primato di 1:01.49”.

La nuova pedana del getto del peso è piaciuta a Giacomo Drusiani. Al primo lancio centra la misura di 15.62, seguita da 15.75  e 15.71. Il primo lancio di finale è però quello del record personale con il peso che cade a 15.95 per la gioia dell’atleta di Limidi, che sfiora la fettuccia dei 16 metri. Con questa misura Giacomo ha ottenuto il 4° posto a soli 15 centimetri dal bronzo.

La marachella la combina Kevin Menzani alla camera d’appello dei 200 metri. Il suo ritardo di 5 minuti alla chiamata gli costa la non partecipazione sia ai 200 che alla successiva 4×400, una punizione che toglie lo specialista dei 400 dalla staffetta. Nell’ultima gara di programma il testimone della 4×400 se lo passano Elamjad Khalifi (alla terza gara dopo i 110 ed i 400 ostacoli) Ayoub Akil arrivato dalla Francia dove si è trasferito a giugno, Luca Paterlini autore di una frazione molto veloce ed Abebe Gasparini chiamato al compito di sostituire Menzani. Il tempo finale dei quattro è di 3:21.14 a soli 4 secondi dall’Atletica Studentesca che in questa gara agguanta il terzo posto a discapito della società di casa.

Il successo al maschile è andato all’Atletica Riccardi Milano con 175.5 punti, davanti alla Asd Bruni Pubbl. Atl. Vomano 154, terza l’Atletica Studentesca Ca.Ri.Ri 151, e quarta La Fratellanza 1874 con 145.5.
Le premiazioni sono poi il momento conclusivo di una due giorni che ha visto il Campo Scuola colorarsi di tanti colori e rappresentare il cuore dell’atletica italiana. Quel cuore fatto dalle tante società civili che continuano a tenere vivo il movimento, facendo crescere tanti giovani.

 

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